Volga Dnepr torna a Trieste con un IL-76 |
Ronchi dei Legionari, 24 Maggio 2014. Dopo circa due anni dall'ultima visita della Volga Dnepr a Trieste, lo scorso 24 maggio è ritornata sulla scalo friulano con un bellissimo Ilyushin Il-76.
Il velivolo è giunto vuoto da Malta, ed ha posato le sue ruote sulla pista 09 di Ronchi dei Legionari alle ore 8.31 locali; il motivo della visita riguardava il trasporto di un grosso rotore prodotto da un'azienda di Monfalcone e diretto ad Edmonton, in Canada.
Con il suo sound e l'inconfondibile sagoma l'il-76 non passa di certo inosservato, l'esemplare in questione è l'RA-76503, uno degli ultimi Ilyushin consegnati alla Volga-Dnepr a fine 2011.
Riportiamo qui sotto lo schema dell'aeromobile.
Qui invece qualche dimensione del vano cargo e la capacità di carico.
Dopo circa un'ora dal suo arrivo eravammo già nel piazzale pronti per immortalarlo; equipaggio già sbarcato ed operazioni di carico già iniziate.
L'imponente gru grazie alla quale è stato possibile sollevare dal tir il rotore per imbarcarlo nell'aeromobile.
Poco dopo giunge l'ora del rifornimento; quasi due cisterne gli serviranno per rifornirsi, per un totale di circa 55.000 litri di carburante, che serviranno per giungere fino a Reykjavík, in Islanda, dove farà scalo e rifornimento per raggiungere il Canada.
Una volta liberata la zona dalle autobotti possiamo nuovamente immortalarlo completamente e preseguire la nostra visita.
Uno scatto "raso terra" non può mancare per lui.
Ci spostiamo vicino al muso per immortalare la parte sottostante, in cui al suo interno si trova il navigatore, colui che durante ogni volo si occupa della gestione della rotta.
Girandoci attorno non passano di certo inosservati i suoi quattro motori Aviadvigatel PS-90A-76; le nuove motorizzazioni adottate negli ultimi anni su diversi aeromobili russi, tra cui Tupolev 204 e Il-96, le permettono di aumentare la sua efficienza ed autonomia registrando così un peso massimo al decollo di 210.000 kg per un'autonomia di circa 5000 km, diventando così la variante più "potente" tra tutti i modelli di Il-76.
Proseguiamo la nostra visita osservando da vicino alcuni particolari dell'aeromobile; nell'immagine sottostante l'accesso principale.
Un vano "porta oggetti" che si trova al di sotto del vano cargo principale.
La presa della GPU, acronimo di "ground power unit", che eroga corrente necessaria ad azionare tutte le parti elettriche ed idrauliche dell'aeromobile a motori spenti e senza APU acceso.
Nell'immagine sottostante in caratteri cirillici, è riportata la versione dell'Ilyushin, Il-76TD-90VD.
Ci spostiamo nella parte posteriore dell'aeromobile per immortalare il grande portellone cargo, ancora aperto, in attesa del carico.
In dettaglio si può notare la rampa non estratta, che, in casi trasportino veicoli può esser estesa per favorirne il carico. Al di sotto di quest'ultima si trova il martinetto, che posizionato nell'apposita zona al di sotto del portellone evita lo sbilanciamento dell'aeromobile durante le fasi di carico-scarico.
La foto seguente rende bene l'idea delle dimensioni; da notare che l'effettiva zona utile di carico è quella dipinta all'interno di giallo chiaro.
Anch'esso al suo interno dispone di due carroponti paralleli che permettono di sollevare, oltre che alla merce trasportata anche tutte le attrezzature necessarie.
E giunto il momento di dar un'occhiata ai carrelli, al quanto particolari rispetto a quelli di un comune aeromobile, prima di tutto per il colore verdastro, ma anche per la particolare confermazione dei pneumatici; iniziamo da quelli anteriori.
proseguiamo con quelli posteriori.
Siamo giunti al termine della visita e scattiamo le ultime foto prima di recarci al varco per l'uscita.
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